TRADIZIONALE O PREFINITO
Il parquet tradizionale è in legno
massiccio ed è ricavato da un'unica specie
legnosa. Le specie legnose vengono importate dai paesi di
origine, sotto forma di tronchi, tavolame e più
frequentemente di segati di piccole dimensioni denominati
"frise". Dopo la fase di segagione e preparazione del
semilavolato si passa alla fasi più importante di
tutto il ciclo produttivo cioè l'essicazione,
ovvero la riduzione della percentuale di umidità
al 10% e la successiva stabilizzazione che rappresentano
l'adeguamento della materia prima alle condizioni
dell'ambiente in cui in cui dovrà essere
installato (interno al riparo dalle dirette influenze
esterne). Da queste operazioni e dalle condizioni
ambientali e dei sottofondi al momento della posa in
opera dipende la stabilità di un parquet in legno
massiccio. Trascorsi 30-40 gg si passa alla fase di
lavorazione durante la quale si realizzano i diversi
formati tra i quali ricordiamo:
-i listoni massicci a maschio e femmina dello spessore
di 18-20 mm, larghezza da 60-100 mm e lunghezza da
400-1200 mm oppure maxilistoni con lunghezze sino a 2000
mm;
- tavolette massiccie a maschio e femmina o lamparquet
ovvero tavolette piallate e rigate dello spessore da
18-20 mm, larghezza da 30-60 mm e lunghezze da 200-500
mm;
- lamellari o mosaici: spessore delle lamelle 8 mm,
larghezza 20-25 mm e larghezza da 100-160 mm.
Il risultato estetico è decisamente superiore a
quello dei parquet prefiniti, tuttavia il pavimento in
legno massiccio richiede tempi più lunghi per la
posa e finitura: sono necessari circa 15-20 giorni
affinchè un artigiano applicatore esegua "a regola
d'arte" le varie fasi di lamatura, stuccatura e
verniciatura con vernici trasparenti.
Il parquet in legno prefinito è realizzato
sovrapponendo diversi strati di legno. A seconda del
disegno, lo strato di copertura, in legno pregiato
può essere composto da una o più lamine di
copertura, applicate alla struttura di supporto, a due o
tre strati.
o struttura a due strati: è costituita da uno
strato di legno pregiato accuratamente selezionato dello
spessore di circa 3,6-5mm, incollato ad uno strato di
supporto in abete o in altri legni poveri incollato, a
sua volta, direttamente sulla superficie del
pavimento.
o struttura a tre strati: è costituita da uno
strato in legno pregiato dello spessore variabile dai
2,5-8 mm; nel mezzo, l'anima della struttura consiste in
tavole di legno di conifere oppure in un pannello di
compensato o di masonite ad elevata compressione (HDF) e,
la parte inferiore, con funzione di controbilanciatura,
è realizzata con uno strato in legno di conifere.I
tre strati, vengono incollati tra loro alternando la
direzione delle fibre, al fine di garantire la massima
stabilità dimensionale.
Sono pavimenti che, al contrario dei precedenti,
vengono assemblati, supportati, legati e verniciati in
stabilimento, da cui deriva la celerità e la
facilità di posa in opera, con conseguente
risparmio economico.
POSA IN OPERA
posa galleggiante o
flottante
Su un sottofondo asciutto e livellato viene steso un
materassino di materiale isolante termo- acustico dello
spessore di 2-3 mm. Sul materassino verranno posati gli
elementi di parquet dotati di incastro
tipo-maschio-femmina, incollati tra loro con colla
vinilica sia sulle coste laterali che sulle teste.
Questo tipo di posa, usata di solito per il listone
prefinito, presenta il vantaggio di impedire la
formazione di zone a diversa sonorità, in quanto
il materiale fonoassorbente crea un contatto uniforme tra
parquet e piano di posa.
posa
incollata
Vengono incollate il listoncino o listello, il
lamparquet, il mosaico, lo sportivo industriale e il
listone prefinito.
Gli elementi vengono incollati sia fra di loro sia al
sottofondo esistente, il quale deve presentarsi asciutto
e ben livellato. In questo caso, il collante varia a
seconda della natura del supporto.
posa
inchiodata
Viene utilizzata per per listoni e per le tavolette in
legno massiccio a maschio e femmina.
Gli elementi vengono inchiodati su magatelli di legno
posti ad interasse non superiore ai 60 cm. Le tavole
vanno distanziate dalle pareti perimietrali di almeno
8-15 mm, attraveso cunei di legno ed eventualmente
incollate tra loro in alcuni punti per una migliore
tenuta finale.
IL SOTTOFONDO
Spesso il parqet non è applicabile su
pavimento presistente, occorre quindi realizzare un
sottofondo portante (caldana) che può essere
costituito in agglomerato cementizio oppure "a secco" con
sabbia asciutta e ben livellata sulla quale viene posato
un foglio di cartonfeltro bitumato. In ognio caso il
supporto dovrà essere:
- o privo di fessurazioni o crepe
- o stagionato e asciutto
- o livellato
- o liscio
- o pulito
- o non sfarinante e compatto
Quando manca uno dei seguenti requisiti è
possibile intervenire e risanare il sottofondo con
prodotti specifici.
Per ottenere un buon risultato finale è
indispensabile effettuare la posa in opera in condizioni
ambientali controllate e prive di umidità: questo
per evitare che il parquet, immagazzinando umidità
aumenti il proprio volume dando luogo a rigonfiamenti e
discollaggi, oppure che lo stesso, restituita
progressivamente l'umidità immagazzinata, ritorni
dopo vari mesi alle sue dimensioni iniziali producendo
antiestentici segni di fessurazione e ritiro.
Pertanto, il posatore deve accertarsi che :
1.la temperatura del locale non sia inferiore ai
15°C
2.l'umidità, misurabile con un piccolo
apparecchio portatile (IGROMETRO), non sia superiore al
65%.
QUALE SCEGLIERE
Il legno si presenta in una enorme
varietà di specie, le quali crescono e si formano
in condizioni climatiche ed ambientali diversissime. Ogni
specie si differenzia dall'altra per morfologia,
caratteristiche meccaniche, colore e, in relazione a tale
potenziale ne deriva la migliore utilizzazione.
La durezza del legno e la finitura superficiale vanno
scelti in base all'uso a cui in parquet è
sottoposto.
La finitura superficiale è importante
poichè perchè le superfici hanno resistenze
diverse all'abrasione.
Legni più teneri come l'abete o il larice, sono
adatti per i locali poco utilizzati; negli ambienti
fortemente frequentati come il soggiorno, l'ingresso e i
corridoi si consigliano, invece legni più duri
come il rovere e il wengè. In particolare il
rovere è adatto per arredare quasi tutti gli
ambienti, in particolare il soggiorno e la camera dei
bambini perchè particolarmente adatto
all'abrasione e alle sollecitazioni dell'uso
quotidiano.
In bagno è adatto il teak usato anche per i
bordi delle piscine e i mobili da giardino, perchè
è un legno che non simodifica per il caldo o per
l'umidità.
In cucina invece, utilizzare un legno più duro
come il padouk.
Le essenze esotiche quali iroko e merbau sono molto
tenaci, quindi sono adatti per pavimentazioni sottoposte
a forti sollecitazioni.
Legni
scuri
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Wengé
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Bruno scuro con variazioni sino al
nerastro
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Mutenye
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Bruno o rosso brunoconvenature rosso
più scure
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Legni
bruni
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Muhuhu
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da bruno-giallo a bruno-verdastro
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Afrormosia
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da castano chiaro a molto scuro
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Iroko
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giallo bruno ambrato
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Teak
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dal bruno dorato con eventuali
bruno-variegature verdastre, nerastre o sul
grigio
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Legni
rossi
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Doussiè
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Bruno dorato o rossastro
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Cardinal
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rosso con tonalità sempre più
intense fino al viletto e viola cupo
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Merbau
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bruno o rosso bruno dorato
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Padouk
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dal rosso brillante al rosso bruno
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Legni
chiari
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Olivo
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giallo bruno con striature più chiare
e variegato con striature più scure
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Rovere
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giallo bruno chiaro
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MANUTENZIONE
MANUTENZIONE
ORDINARIA
Il pavimento in legno, come già affermato nella
parte introduttiva, è resistente all'usura, ma
deve essere tenuto pulito in funzione della finitura
superficiale adottata: verniciatura o inceratura.
Se è verniciato deve essere trattato con
prodotti a base di resine in dispersione acquosa
autolucidanti o rilucidabili, ogni 6 mesi se il pavimento
è poco usata come quello delle camera da letto;
ogni mese in soggiorno, ingresso e in corridoio, ogni
settimana se è molto usato.
Tra le vernici quella poliuretanica ha maggiore
resistenza all'abrasione; si usano spesso anche vernici
all'acqua o ecologiche, prive di solventi e inodori.
Se è a cera i trattamenti di manutenzione
debbono essere eseguiti settimanalmente per ingressi
soggiorni e corridoi, mensilmente per camere da letto e
ambienti poco usati
Giornalmente è sufficiente usare una scopa a
frange, uno spazzolone oppure l'aspirapolvere. A volte
può essere necessario detergere il pavimento con
un panno leggermente umido e normale detersivo per
pavimenti neutro e non schiumoso.
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
Per la conservazione del parquet occorre ricodare che,
nel tempo, ciò che deperisce o comunque subisce
usura è la pellicola di vernice trasparente con la
quale è stato trattato all'atto della posa. Tale
usura, comincia ad intravedersi nei punti di maggior
camminamento, normalmente dopo 4-6 anni dalla posa in
opera.A seconda del grado di usura potrebbe essere
sufficiente eseguire una operazione di carteggiatura che
consiste una vibrazione della superficie del parquet, con
rimozione della patina di vernice superficiale usurata;
oppure potrebbe risultare necessario eseguire una
stuccatura del pavimento in legno eseguita con resine cui
è stat aggiunta una polvere di legno al fine di
richiudere le fessurazioni eventuali presenti.
Nel caso in cui, invece, l'usura dovesse essere troppo
accentuata sarà necessario eseguire la rilamatura
che consiste nel rilevigare integralmente la superficie
del parquet asportando uno spessore minimo di legno dello
spessore di 0,2-0,3 mm. Il pavimento in legno massiccio
può soppoptare questa operazione fino a 7-8 volte,
senza perdere le sue qualità, mentre un prefinito
consente 2-3 rilamature.
In tutti i casi sarà necessario eseguire una
nuova operazione di verniciatura, o di ceratura,
quest'ultima seguita dalla lucidatura.
CONSIGLI
o L'applicazione di feltrini di scivolamento
sotto le gambe di sedie e tavoli, contribiusce a
proteggere la superficie del parquet;
o Nei periodi di funzionamento del riscaldamento, si
può contribuire alla buona conservazione del
pavimento in legno, creando nell'ambiente un clima
piacevolmente umido (50-60% a 20°C), con l'impiego
di un umidificatore al fine di prevenire l'essiccazione
del legno;
o L'esecuzione, in fase di posa, della sigillatura dei
pori del legno impedisce allo sporco e alla polvere di
aderire alla superficie del parquet.
Posa a tolda di nave
Viene definita anche a cassero irregolare a correre.
Si compone di elementi che sono sfalsati l'uno rispetto
all'altro. Vengono usati legni di lunghezze diverse Il
disegno che ne risulta non é ripetitivo e si
adatta ad ambienti moderni. Per ridurre la vista dei
giunti, disporre gli elementi in posizione trasversale
rispetto alla fonte di luce, partendo dalla
porta.
Posa a mosaico
Il mosaico é una geometria premontata a
quadrotti di 24x24 cm o 30x30 cm, ottenuti accostando 5-6
lamelle in orizzontale. Le lamelle é il formato
più piccolo, e nel mosaico viene fatta con scarti
di legno povero, posati a incollaggio. E' usato
sopratutto per i pavimenti delle camere da letto. Un
disegni simile al mosaico può essere ottenuto con
una geometria di posa con elementi a forma di
quadro.
Finitura a fascia e bindello
E' realizzata partendo dal centro e creando una specie
di tappeto, cioé un campo squadrato con geometrie
a piacere.Si posa una cornice lungo il muro fatta di
elementi paralleli l'uno all'altro, cioé bindello,
e una fascia lungo il perimetro della zona centrale. E'
usata in stanze con pareti regolari.
Posa a cassero regolare e a spina di pesce
Hanno elementi sfalsati l'uno rispetto all'altro, ma
in posizione regolare. Sono adatte a case d'epoca con
locali irregolari: la posa a spina di pesce tende a
restringere visivamenti i locali.
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