IMPIANTI
- RISCALDAMENTO
COME LIMITARE I COSTI ENERGETICI
di Rocco Bisceglie
PER IL RISCALDAMENTO,
SI BRUCIANO CIRCA 14 MILIARDI DI MC DI GAS, 6,5 MILIARDI DI LITRI DI GASOLIO, OLTRE 2,4 MILIONI DI TONNELLATE DI COMBUSTIBILE SOLIDO (CARBONE LEGNA). SI RIVERSANO IN QUESTO MODO NELL'ARIA CIRCA 370.000 TONNELLATE DI SOSTANZE INQUINANTI (OSSIDO DI ZOLFO, DI CARBONIO, ECC.).
IL RISCALDAMENTO E', DOPO IL TRAFFICO, LA MAGGIORE CAUSA DI INQUINAMENTO NELLE CITTA' ITALIANE.
IN TERMINI ECONOMICI, L'ITALIA SPENDE 23.300 MILIARDI DI LIRE PER L'ACQUISTO DI ENERGIA DALL'ESTERO, ED IN MEDIA OGNI FAMIGLIA SPENDE UN MILIONE DI LIRE L'ANNO PER IL RISCALDAMENTO.
TUTTA LA NORMATIVA CHE RIGUARDA LA PROGETTAZIONE, L'INSTALLAZIONE, L'ESERCIZIO E LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E' STATA MODIFICATA CON L'OBBIETTIVO DI CONTENERE I CONSUMI ENERGETICI (LA LEGGE 10/91 ED IL D.P.R. n°412 DEL 26/08/93) E TRASFORMATO I CRITERI TECNICI PER L'USO RAZIONALE DELLE RISORSE IN LEGGE.
PROGETTAZIONE DELL'EDIFICIO E DELL'IMPIANTO TERMICO
L'INSIEME DELLE PARTI CHE COMPONGONO L'IMPIANTO TERMICO:
· CALDAIA (TRASFORMA ENERGIA DEL COMBUSTIBILE IN ENERGIA TERMICA)
· RETE DI DISTRIBUZIONE ACQUA O ARIA CALDA
· CORPI SCALDANTI (TRASFERISCONO ENERGIA TERMICA ALL'AMBIENTE INTERNO)
· SISTEMI DI REGOLAZIONE (TERMOSTATI, VALVOLE CHE NE GESTISCONO IL FUNZIONAMENTO)
DEVONO ESSERE SCELTI E PROGETTATI INSIEME ALL'EDIFICIO, E NON COME SPESSO AVVENIVA IN FASE SUCCESSIVA. SI PARLA DI SISTEMA UNICO.
SISTEMA UNICO
1. EDIFICI NUOVI E RISTRUTTURAZIONI
2. RELAZIONE TECNICA
3. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA'
1. EDIFICI NUOVI E RISTRUTTURAZIONI
DEVONO RISPETTARE LE VIGENTI NORMATIVE:
· NUOVI EDIFICI (Lavori iniziati dopo 1° Agosto 1994)
· RISTRUTTURAZIONI DELL'IMPIANTO TERMICO, modifica sostanziale dei sistemi di produzione e distribuzione del calore, compreso trasformazione di un impianto centralizzato in più impianti individuali.
· INSTALLAZIONE DI IMPIANTO TERMICO IN EDIFICI ESISTENTI
· SOSTITUZIONE CALDAIA
2. RELAZIONE TECNICA
VA PRESENTATO AL COMUNE OLTRE LA DENUNCIA DI INIZIO LAVORI (di costruzione dell'edificio o di ristrutturazione dell'impianto) UNA RELAZIONE TECNICA CHE CONTENGA:
4. PROGETTO IMPIANTO TERMICO
5. FABBISOGNO ENERGETICO PER IL RISCALDAMENTO (Quantità di energia richiesta dall'Edificio e dall'Impianto per mantenere la temperatura ambiente a 20°C per la stagione di riscaldamento)
6. RENDIMENTO STAGIONALE, EFFICIENZA DELL'INTERO SISTEMA CHE COMPRENDE L'INVOLUCRO EDILIZIO, la caldaia, la rete di distribuzione, i termosifoni ed i sistemi di regolazione
3. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA'
L'installazione deve essere effettuata da una ditta specializzata e in possesso di abilitazione prevista dalla legge n°46 del 1990. Ad ultimazione dei lavori la ditta rilascia una DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' dell'Impianto necessaria per ottenere l'abitabilità dell'immobile. Questo è necessario per garantire che l'impianto termico sia realizzato a regola d'arte, secondo le prescrizioni del progettista e nel rispetto delle norme di sicurezza.
- COMPONENTI
LA RETE DI DISTRIBUZIONE
LA RETE DI DISTRIBUZIONE E' COSTITUITA ESSENZIALMENTE DALL'INSIEME DI TUBAZIONI DI MANDATA E RITORNO CHE COLLEGANO LA CALDAIA AI CORPI SCALDANTI
DISTRIBUZIONE VERTICALE - IMPIANTI A COLONNE MONTANTI
GLI IMPIANTI A COLONNE MONTANTI SONO COSTITUITI DA UN ANELLO, FORMATO DA UNA TUBAZIONE DI MANDATA E UNA DI RITORNO, CHE PERCORRE LA BASE DELL'EDIFICIO. DALL'ANELLO SI DIPARTONO DELLE COLONNE MONTANTI CHE ALIMENTANO I VARI RADIATORI POSTI SULLA STESSA VERTICALEAI VARI PIANI DELL'EDIFICIO.
TIPOLOGIA CHE CONSENTE DI REALIZZARE ECONOMIE IN FASE DI COSTRUZIONE
DIFFICILE OTTIMIZZARE LA GESTIONE DELL'IMPIANTO SOPRATTUTO SE SI HANNO DIVERSE UTILIZZAZIONI
DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE - IMPIANTI A ZONE
AD OGNI ZONA DELL'EDIFICIO, AD OGNI PIANO O AD OGNI SINGOLO ALLOGGIO È DEDICATA UNA PARTE DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE.
GESTIONE PIÙ RAZIONALE DELL'IMPIANTO PERCHÉ PERMETTE DI NON RISCALDARE ZONE CHE, IN UN DATO PERIODO, NON SONO UTILIZZATE O NON OCCUPATE.
TIPOLOGIA OBBLIGATORIA IN TUUTI GLI EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE O NELLE RISTRUTTURAZIONI, LÀ DOVE È PREVISTA UNA UTILIZZAZIONE DIFFERENZIATA.
COIBENTAZIONE
PER LIMITARE LE DISPERSIONI, LE TUBAZIONI DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEVONO ESSERE PROTETTE DA UN ADEGUATO STRATO DI MATERIALE ISOLANTE, IL CUI SPESSORE DIPENDE DAL DIAMETRO DELLE TUBAZIONI, DAL TIPO DI ISOLANTE E DALLA PARETE CHE ATTRAVERSA.
COMPONENTI
CORPI SCALDANTI
TERMINALI DELL'IMPIANTO, ATTRAVERSO IL QUALE IL CALORE CONTENUTO NEL FLUIDO TERMOVETTORE VIENE CEDUTO ALL'AMBIENTE DA RISCALDARE.
POSSONO ESSERE IN
· GHISA - MANTENGONO PIU A LUNGO IL CALORE E CONTINUANO AD EMETTERLO ANCHE QUANDO L'IMPIANTO È SPENTO, MA SONO PIU INGOMBRANTI E HANNO BISOGNO DI PIU TEMPO PER RISCALDARSI
· ACCIAIO - MINOR INGOMBRO SI SCALDANO RAPIDAMENTE MA SI RAFFREDDANO SUBITO
· ALLUMINIO - MINOR INGOMBRO SI SCALDANO RAPIDAMENTE MA SI RAFFREDDANO SUBITO
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
SUPERFICIE DI SCAMBIO TERMICO CON L'AMBIENTE - PIU È GRANDE E MAGGIORE È LA QUANTITÀ DI CALORE CHE SI CEDE ALL'AMBIENTE.
I MODELLI RECENTI SONO DOTATI DI ALETTE E SETTI INTERNI CHE AUMENTANO LA SUPERFICIE DI SCAMBIO CON MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI.
NEL CASO DI ALLOGGI ABITATI SALTUARIAMENTE, INVECE DEI RADIATORI, SONO INDICATI I VENTILCONVETTORI, NEI QUALI L'ARIA CHE SI SCALDA A CONTATTO CON LE SUPERFICI CALDE VIENE MOSSA DA UN VENTILATORE AZIONATO ELETTRICAMENTE. L'ARIA SI RISCALDA MOLTO RAPIDAMENTE
INDICAZIONI UTILI PER RISPARMIARE ENERGIA SONO QUELLE DI:
· E' IMPORTANTE NON OSTACOLARE LA CIRCOLAZIONE DELL'ARIA ATTORNO AL RADIATORE. NON VANNO MASCHERATI I RADIATORI CON COPRITRMOSIVONI E CON TENDE
· SE IL RADIATORE È POSTO SU UNA PARETE CHE DÀ VERSO L'ESTERNO, È CONSIGLIABILE INSERIRE TRA QUESTO ED IL MURO UN PANNELLO DI MATERIALE ISOLANTE, POSSIBILMENTE CON FACCIA RIFLETTENTE RIVOLTA VERSO L'INTERNO
IMPIANTI CENTRALIZZATI
SONO DOTATI DI CENTRALINA CON LA QUALE:
· VENGONO IMPOSTATI I TEMPI DI ACCENSIONE DELL'IMPIANTO
· VIENE REGOLATA AUTOMATICAMENTE LA TEMPERATURA DI MANDATA DELL'ACQUAAI RADIATORI SULLA BASE DELLA TEMPERATURA ESTERNA, RILEVATA CON APPOSITA SONDA. LA CENTRALINA AGISCE SU UNA VALVOLA A TRE VIECHE MISCELA L'ACQUA CALDA DI MANDATA CON QUELLA FREDDA DI RITORNO.
AL VARIARE DELLA TEMPERATURA ESTERNA, SI RIESCE CON UNA CERTA APPROSSIMAZIONE, A MANTENERE COSTANTE LA TEMPERATURA DELL'EDIFICIO (CIRCA 20°C RICHIESTI). LA REGOLAZIONE DEGLI IMPIANTI CENTRALIZZATI, NON TIENE CONTO CHE SE L'IMPIANTO NON È BEN PROGETTATO ED EQUILIBRATO, NELLE DIVERSE ZONE DELL'EDIFICIO SPESSO SI STABILISCONO TEMPERATURE DIVERSE, COME SUCCEDE TRA IL PRIMO E L'ULTIMO PIANO, TRA LE FACCE DELL'EDIFICIO ESPOSTE A SUD E A NORD; SI RICORRE SPESSO, ERRONEAMENTE, AD UN AUMENTO DELLA TEMPERATURA DELL'ACQUA DI MANDATA CON IL RISULTATO DI SURRISCALDARE GLI AMBIENTI PIU CALDI CON NOTEVOLE SPRECO DI ENERGIA.
IMPIANTI CENTRALIZZATI
SONO DOTATI DI PROGRAMMATORE CON IL QUALE SI SPEGNE AUTOMATICAMENTE LA CALDAIA QUANDO:
· SI RAGGIUNGE LA TEMPERATURA DESIDERATA (TERMOSTATO)
· IN BASE ALLA TEMPERATURA AMBIENTE E AD ORARI PREFISSATI ( CRONOTERMOSTATO).
SI RIESCE CON BUONA APPROSSIMAZIONE L'OBBIETTIVO DI MANTENERE LA TEMPERATURA COSTANTE AL VARIARE DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE ESTERNE.
USO DI VALVOLE TERMOSTATICHE FACILITA L'AFFLUSSO DIRETTO DI ACQUA CALDA IN BASE ALLA TEMPERATURA SCELTA ED IMPOSTATA SU UNA APPOSITA MANOPOLA GRADUATA - SI PUO' RAGGIUNGERE UN RISPARMIO SINO AL 20%.
NEGLI EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE, SALVO CHE PER POCHE ECCEZIONI, L'USO DI TALI VALVOLE E' OBBLIGATORIO.
MANUTENZIONE
PER SFRUTTARE AL MEGLIO L'ENERGIA CONTENUTA NEL COMBUSTIBILE, PER GARANTIRE LA SICUREZZA E PROTEGGERE L'AMBIENTE, L'IMPIANTO DI RISCALDAMENTO DEVE ESSERE BEN TENUTO E CORRETTAMENTE REGOLATO.
LA NORMATIVA ITALIANA PREVEDE UN CONTROLLO OBBLIGATORIO OGNI ANNO E INTERVENTI DI MANUTENZIONE ESEGUITI SECONDO LE NORME CEI E UNI E SECONDO LE INDICAZIONI FORNITE DAL COSTRUTTORE NEL LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE DELLA CALDAIA.
L'INCARICATO DELLA MANUTENZIONE DEVE AVERE I REQUISITI PREVISTI DALLA LEGGE N°46/90 . IL MANUTENTORE DEVE PROVVEDERE ANCHE AL CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA (LIBRETTO DI CENTRALE O DI IMPIANTO, CERTIFICATO DI CONFORMITÀ , TARGA DELL'APPARECCHIO). LE INDICAZIONI DELL'INTERVENTO DI MANUTENZIONE VANNO ANCHE ANNOTATE SUL LIBRETTO DI CENTRALE O DI IMPIANTO.
LE PRINCIPALI OPERAZIONI CHE IL MANUTENTORE DEVE EFFETTUARE CONSISTONO:
· ESAME DEL LOCALE DOVE SI TROVA LA CALDAIA - IDONEITÀ DELLA VENTILAZIONE
· CONTROLLO LINEA DI ALIMENTAZIONE COMBUSTIBILE E DELL'IMPIANTO ELETTRICO
· CONTROLLO STRUMENTALE DELLA CALDAIA E IMPIANTO GAS
· PULIZIA DEGLI UGELLI
· PULIZIA E CONTROLLO DEI TUBI DI FUMO
· VERIFICA DELLO STATO DEL MANTO ISOLANTE
· CONTROLLO PRESA D'ARIA E DEL CAMINO
· PROVA DEL FUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI DI COMANDO E DI SICUREZZA
· CONTROLLO DI SERBATOI E LOCALI PER IMPIANTI A GASOLIO E GPL.
CONTROLLI
I COMPITI DI CONTROLLO SULL'OSSERVANZA DELLE NORME E PER IL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI SONO AFFIDATI AI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 40.000 ABITANTI E ALLE PROVINCE PER LA RESTANTE PARTE DI TERRITORIO.
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